Posts written by ROSELLA

view post Posted: 27/5/2011, 13:39     WWE SUPERSTARS REPORT 26/05/2011 - WWE News
by Luca Soligo

Appassionati di wrestling, bentornati su Tuttowrestling.com per un nuovo appuntamento con WWE Superstars!

Lo show si apre con l’entrata di Santino Marella, mentre Josh Mathews e Scott Stanford ci danno il benvenuto dal tavolo di commento. Zack Ryder è il rivale dell’italo americano, ed il match inizia dopo i classici woo woo woo di Ryder. Clinch tra i due, con Santino che prima va a terra e poi ripaga il rivale con la stessa moneta. Ryder invita Marella alla prova di forza ma poi gli rifila un calcione. Spallata di Ryder che poi però scappa di fronte al Cobra. I due si spintonano e poi Ryder colpisce Santino con un pugno. L’italo-americano si infervora e così, dopo aver fatto uno sgambetto a Ryder, lo colpisce con un doppio Cobra alle gambe. Ryder sembra paralizzato e striscia fuori ring. Al suo rientro, Santino va con il suo Hip Toss e il Sailor’s Salute, poi sale sulle corde ma è indeciso su che corda scegliere, così al momento della gomitata Ryder lo sorprende con un calcio. Legdrop di Ryder, 1,2.. no! Ancora pugni di Ryder, ancora un conto di due. Ryder chiude Santino in una Headlock, ma Santino reagisce. Colpi all’angolo di Ryder, che però manca il calcio.. Cobra! 1,2,3 e Santino vince con il suo marchio di fabbrica! Santino festeggia, mentre noi ci rivediamo il bellissimo video tributo alla memoria di “Macho Man” Randy Savage!

Torniamo allo show, è il turno di JTG che oggi va ad affrontare Curt Hawkins. Il match ha inizio con una spallata di JTG che segue con una Hip Toss. JTG infierisce sul braccio sinistro di Hawkins, e poi va con delle shoulder block all’angolo. JTG continua la sua azione sul braccio di Curt, il quale reagisce e va con dei pugni all’addome del rivale. Clothesline di JTG, conto di due. Irish Whip di Hawkins che poi scivola fuori ring e sbatte JTG contro il paletto, mentre noi ci prendiamo una pausa!

Torniamo al match, Hawkins ha il controllo con una Headlock, ma JTG risponde con dei pugni. I due si scambiano un tentativo di schienamento, poi Hawkins riprende il controllo con una scarica di pugni al rivale. Calcione alla schiena di Hawkins, conto di due. Ancora colpi alla schiena di Curt che poi connette con un sulle! 1,2.. no! Ginocchiate alla schiena per Hawkins, che poi chiude JTG in una presa alla testa. JTG reagisce con un Hip Toss e poi si sposta mentre Curt tenta lo splash all’angolo. JTG va con un Back Body Drop, ed ora entrambi sono a terra. pugni di JTG che va con un belly-to-back suplex, conto di due. Hawkins reagisve sbattendo JTG giù dalle corde ed ottiene un conto di due. Hawkins va sull’apron ring, ma JTG lo riprende e tenta un Suplex ma subisce un Jawbreaker. Curt è sulle corde e connette con il suo Elbow Drop! 1,2,3 e vittoria per Curt Hawkins!

Still to come: Trent Barreta vs Tyson Kidd!

Raw Rebound: rivediamo le immagini della vittoria del New Nexus ai Danni di Big Show e Kane, con conseguente “incidente” che ha coinvolto Big Show per mano di Alberto Del Rio.

Ma torniamo allo show, è ora del main event e Matt Striker e Jack Korpela sono al tavlo di commento per raccontarcelo! Tyson Kidd è il primo a fare il suo ingresso, e ad accompagnarlo c’è Armando Estrada! L’ex manager di Umaga ha il microfono e ci dice che non è solo un uomo di successo ma è anche la miglior mente della WWE dai tempi di Bobby The Brain Heenan. E parlando di menti, Estrada dice che Kidd è il miglior atleta pund-to-pound dell’intera WWE, che viene dall’estinta Hart Family. Estrada dice al pubblico di mostrare il rispetto che Kidd merita, mentre noi andiamo in pausa.

Al rientro, Tyson ed Estrada confabulano, mentre rivediamo le immagini di settimana scorsa, quando Michael Hayes ha lasciato Kidd dopo solo due match di assistenza. Il rivale di Kidd è Trent Barreta ed il match può avere inizio! Fase spettacolare di chain wretsling tra i due, con Kidd che si prende una pausa fuori ring. dopo una spallata, Barreta ottiene un conto di due. Trent applica una presa al braccio sinistro di Kidd, il quale si libera e va con dei colpi all’angolo. calcio alla schiena di Kidd, conto di due. Barreta va con un Dropkick ed una gomitata, ma Estrada distrae sia l’arbitro che Barreta, dando l’opportunità a Kidd di spingere Trent fuori ring. mentre Kidd litiga con l’arbitro, Estrada rifila una serie di calci a Barreta fuori ring, e noi andiamo in pausa.

Al rientro, Kidd è in controllo e rivediamo un Neckbreaker fuori ring di Tyson avvenuto durante la pubblicità. Back Body Drop di Kidd, che ritenta una Headlock, mentre Estrada sembra soddisfatto. Barreta si rialza, ma Kidd lo spinge all’angolo e lo posiziona sul paletto. I due sono sulla terza corda e, mentre Kidd tenta un superplex, Barreta lo rigira ed ottiene un conto di due. Enzuigiri Kick di Barreta, che poi va con uno Springboard Dropkick! 1,2.. no! Kidd tenta la Sharpshooter, ma Barreta va con un roll-up, conto di due. Kidd sbatte il rivale contro il paletto, e poi va con belly-to-back suplex, ma Barreta atterra in piedi e poi connette con una ginocchiata al volo! 1,2.. no! Kidd si prende una pausa fuori ring, e poi sorprende Trent con un calcio mentre questi tenta un suicide dive! 1,2.. no! Ancora un tentativo di Sharpshooter, ma Barreta raggiunge con uno sforzo incredibile le corde! Kidd sbaglia lo Slingshot Legdrop, e Barreta ottiene un con conto di due in seguito ad un Sunset Flip del rivale. Swinging Fisherman’s Buster di Tyson Kidd! 1,2,3 e vittoria per l’ex Hart Dynasty! Armando Estrada festeggia con il suo protetto, e ci dice che abbiamo appena assistito a cosa succede quando un grande atleta incontra un superbo intelletto! Con le immagini dei due che festeggiano si chiude la puntata!



TUTTO WRESTLING
view post Posted: 27/5/2011, 13:37     O'BRIEN IL MIGLIORE DELLA STAGIONE - WWE News
Sean O'Brien, dopo la seconda Heineken Cup in soli tre anni, solleva anche il premio Erc di miglior giocatore della stagione europea. Nulla da fare per Sergio Parisse, cher era tra i cinque candidati al titolo

E' Sean O'Brien il giocatore europeo dell'anno: un premio che corona la stagione fantastica del giocatore del Leinster, fresco trionfatore della finalissima di Heineken Cup. O'Brien batte i due compagni di squadra Jamie Heaslip e Isa Nacewa, oltre a Soane Tonga'uiha dei Northampton Saints, l'altra finalista della coppa continentale, e il nostro Sergio Parisse, capitano dell'Italia e dello Stade Français.

O'Brien, che ha preso parte al Sei Nazioni con l'Irlanda, insegue un altro trofeo con il Leinster, che nel weekend is gioca la Grand Final della Magners League contro il Munster a Thomond Park. L'amministratore delegato dell'ERC Derek McGrath ha premiato il giocatore con una medaglia d'oro coniata per l'occasione.

"Sean ha giocato un ruolo fondamentale nel pack di Leinster nella loro vittoriosa campagna in Heineken Cup e ha dimostrato doti invidiabili da ball carrier e difensore - ha detto McGrath - Ha giocato benissimo nella linea arretrata, ha messo a segno mete di vitale importanza per la sua squadra, e si è guadagnato tre volte il premio di Man of the Match.

Le sue doti di potenza, atletismo e concretezza lo hanno reso una scelta eccellente per il titolo di giocatore europe dell'anno ERC". Naturalmente soddisfatto il diretto interessato: "Per me è stato un anno fantastico - dice O'Brien - E' bellissimo essere premiato con un riconoscimento del genere, ma è una cosa che ha più a che fare con la squadra che con me direttamente. Spero che si tratti dell'inizio di una grande serie di successi in Europa piuttosto che la fine. Anche perché abbiamo un altro trofeo a disposizione nel weekend".

Nazionale under 18, Under 20 e Under 21, O'Brien ha anche accumulato 9 presenze nella nazionale irlandese maggiore, e ha al suo attivo anche 55 caps e 55 punti con la maglia del Leinster. Quella vinta sabato scorso contro Northampton è la sua seconda Heineken Cup, dopo quella del 2009, conquistata entrando dalla panchina contro i Leicester Tigers. Il suo esordio con il Leinster risale al 6 dicembre 2008 contro il Castres, accumulando 18 partite in coppa.



EUROSPORT
view post Posted: 27/5/2011, 13:35     BOLT IL FULMINE E' TORNATO - WWE News
Howe vola sui 200: 20"31

Nel Golden Gala di Roma il giamaicano torna alle gare dopo dieci mesi e vince in 9"91 battendo Powell. L'azzurro si impone nel mezzo giro di pista e dimostra di avere un futuro sulla distanza


ROMA, 26 maggio 2011 - Non ha fatto il fenomeno, ma al ritorno alle gare dopo dieci mesi Usain Bolt non ha deluso le aspettative. Al Golden Gala di Roma il giamaicano, l'uomo più veloce del mondo, ha vinto in 9"91 precedendo il connazionale Asafa Powell. Bolt è partito al solito lento, poi ha fatto più fatica del solito nella fase lanciata riuscendo a scavalcare Powell (9"93) solo nei metri finali. Terzo posto in 10" netti per Christophe Lemaitre, l'uomo bianco più veloce del mondo.

100 spettacolari — Il Cannibale Usain Bolt ha mostrato il suo volto umano. Era cotto, perché le "pierre", dette anche marchette commerciali, necessarie e dovute, gli avevano quasi svuotato il serbatoio nervoso. Infatti allo sparo dei 100 si è mosso con la rapidità di una bradipo, mentre Asafa Powell era stato perfetto nella messa in moto. Sapeva che doveva infilzare l'anima lunga dell'avversario all'inizio per costringerlo a disunirsi nella rincorsa. Tutto per lui è filato liscio fino ai 98 metri, dove il Cannibale l'ha superato in tromba con le ultime energie della riserva. Asafa è stato bravo, ma l'altro è un mostro nella capacità di gestire le situazioni più difficili. Il tempo, 9"91, con quell'umidità greve, che è scesa sull'Olimpico, è ottimo e dimostrano che Usain, quando sarà di nuovo al 100% affibbierà ancora due metri a tutti. Questi 100 che spettacolo!

auto-critica di bolt — A fine gara Bolt era contento per la vittorie ma per niente soddisfatto di come ha gareggiato: "Una gara totalmente sbagliata. Ero nervoso, era la prima gara della stagione. Grazie a tutti, ho fatto tutto per questo pubblico che mi ha aiutato". Auto-critica anche da parte di Powell: "Sono stato troppo focalizzato su Usain, se avessi fatto la mia gara avrei vinto - ha detto Asafa Powell, connazionale di Bolt, giunto secondo a soli due centesimi -. Ho sprecato questa gara, è la gara in cui potevo vincere. Devo rimanere assolutamente concentrato, so cosa posso fare".

grande howe — Andrew Howe fa impazzire il pubblico di Roma (47.732 spettatori) vincendo i 200 alla Mennea in 20"31. Sì, alla Mennea perché come Pietro Paolo fa fatica a tenere in curva la forza centrifuga e viaggia con i muscoli del viso contratti, non sciolti come insegnano i maestri dello sprint. Aveva una fifa blu addosso prima della partenza. Si è presentato in pista con i baffetti più lunghi dei capelli, anche davanti allo specchio aveva fatto confusione. Così il look è tamarro-chic. Ma nonostante la tensione aveva effettuato una partenza di prova buona, reattiva, anche se non sapeva come tenere il capo. Stava cercando di incassare la testa fra le spalle. Aveva il cuore fra i denti. Quando lo sparo della starter gli ha liberato il cervello, è stato meno brillante nei primi passi dell'avvio rispetto allo start abbozzato in precedenza, ma poi ha controllato l'affanno e ha stupito se stesso. E' emerso dal gruppo degli uomini veloci all'uscita sulla retta d'arrivo. Si è stupito.

Ha roteato gli occhi sorpreso, perché nessuno gli stava a fianco. La sorpresa lo ha indurito un poco. Ha rischiato di diventare rigido come un baccalà, ma ha saputo gestire la difficoltà, perché ha un grande talento. Gli altri in pista non erano male, quindi il suo avvenire è roseo in questa specialità e ancora più roseo sui 400 se li sceglierà come prima opzione. Qualcuno era quasi deluso per il 20"31, mentre è un ottimo risultato nella notte umida e fresca. Un crono eccellente che non ci meraviglia. Andrew ha i piedi buoni e fibre muscolari di seta fina. Adesso bisogna solo evitare di mandarlo in avaria, quindi è necessario pensare subito alla programmazione della sua stagione. Non è solo Kinder Bueno, showman, è anche un grande atleta. L'unico in Italia che può arrivare fino alle prestazioni di Mennea.

Gianni Merlo
view post Posted: 27/5/2011, 13:33     WORLD LEAGUE SI COMINCIA - WWE News
L'Italia alla prova Francia

Stasera alle 20.30 e domenica gli azzurri di Berruto in campo a caccia del pass per le finali di luglio. Il nuovo commissario tecnico è fiducioso: "Abbiamo lavorato duro". Savani nuovo capitano con 150 presenze in Nazionale

LIONE (Francia), 27 maggio 2011 - Mauro Berruto non ha usato mezzi termini quando ha parlato di questa World League (un torneo con un montepremi di 18.5 milioni di dollari, che vede in campo le migliori 16 nazionali al mondo giunto alla 22ª edizione): "Vogliamo qualificarci per le finali di luglio in Polonia". E per mantenere fede a questa "promessa" un’Italia decisamente rinnovata (4-5 titolari rispetto al Mondiale del 2010) deve cominciare bene questa sera (20.30 a Lione e domenica a Chambery) contro i vice campioni d’Europa della Francia allenati da Philippe Blain, una vecchia conoscenza del campionato italiano.

OSTACOLO FRANCIA — "Anche loro hanno cambiato la squadra – conviene Berruto, alla sua prima esperienza azzurra dopo aver allenato per un quinquennio la Finlandia – restano però una Nazionale difficile da affrontare: molto bravi in difesa, raccolgono tutto. Devi avere molta pazienza prima di fare il punto. In più noi lavoriamo assieme da poco tempo, non sarà facile trovare subito il nostro gioco, ma anche queste difficoltà serviranno a costruire la squadra. Di certo abbiamo lavorato molto duro in questo periodo, anche dal punto di vista fisico, per prepararci al meglio, quasi 6 ore di lavoro tutti giorni…".

SAVANI CAPITANO — Questa sera la prima verifica contro una squadra che schiera in regia quel Pujol che a metà stagione ha lasciato Treviso per un misterioso infortunio alla mano destra, interrompendo il contratto con il Sisley. Capitano della squadra e martello principale è Samica, che qualche tifoso italiano ricorderà a Milano e poi il libero Exiga (uno dei migliori del mondo nel ruolo e in procinto di trasferirsi da Monza a Macerata), oltre a Vadeleux, che in questa stagione è stato in panchina proprio nella Lube. Di fronte un’Italia rinnovata e con tanti “stranieri”, tutti figli di campioni di altri Paesi che hanno scelto il nostro Paese per vivere e schiacciare: a cominciare da Travica, Zaytchev e Lasko, che partono titolari questa sera, assieme a Buti, Birarelli, Bari e Savani, che con 150 presenze in azzurro sarà il nuovo capitano.

dal nostro inviato
Gian Luca Pasini
view post Posted: 27/5/2011, 13:31     LA SCHIAVONE E' AGLI OTTAVI - WWE News
Ritiro della cinese Peng

Avanti di un set, l'azzurra approfitta dell'abbandono e si qualifica senza concedere nulla alle avversarie. Oggi in campo il nostro Fognini, Federer e Djokovic contro Del Potro


PARIGI, 27 maggio 2011 - Sul campo intitolato a Suzanne Lenglen, non sul centrale. Ma la marcia trionfale di Francesca Schiavone pare inarrestabile. La campionessa uscente si è qualificata per gli ottavi di finale superando la cinese Shuai Peng, ritirata sul 2-1 nel secondo, dopo che l'azzurra aveva messo in cascina il primo set per 6-3.

INSIDIE INIZIALI — Il primo game, durato 13 minuti, ha messo a fuoco tutte le insidie di un match molto più complicato di come appariva sulla carta. L'azzurra ha faticato a contenere la cinese, esplosiva sul rovescio e molto veloce sulle gambe. Dopo aver salvato a fatica il primo game di battuta annullando tre palle break, Francesca ha permesso alla cinese, molto aggressiva sulla risposta, di prendere il sopravvento e salire avanti 3-1. Ma l'ottima reazione non si è fatta attendere, cercando prima di far muovere la cinese e poi nel sesto gioco di recuperare lo svantaggio mettendo a segno un difficilissimo smash lungolinea dal fondo. Sul 5-3 la Schiavo ha salvato anche due palla break per poi chiudere il set con autorità.

Poi la cinese ha chiesto l'intervento del fisioterapista denunciando problemi respiratori. E dopo essere andata avanti 2-0 all'inizio del secondo, la Peng si è ritirata al termine del terzo game, avanti 2-1. Ora l'azzurra attende ora la vincente della sfida in corso tra Jelena Jankovic e Bethanie Mattek-Sands. Dopo in campo scenderà anche il nostro Fabio Fognini contro Guillermo Garcia Lopez.

Intanto cade la finalista dello scorso anno. L'australiana Samantha Stosur, sconfitta nella finale 2010 dalla Schiavone, è stata eliminata al terzo turno dall'argentina Gisela Dulko in tre set: 6-4, 1-6, 6-3.


Luca Marianantoni
view post Posted: 27/5/2011, 13:29     MIAMI IN FINALE CON DALLAS - Basket
LeBron beffa anche i Bulls

Gli Heat tornano a giocarsi il titolo Nba dopo una sofferta vittoria a Chicago (83-80) in gara-5: a tre minuti dal termine la squadra di Rose era a +12, poi James e Wade hanno guidato la straordinaria rimonta. Martedì il primo atto della finalissima

CHICAGO, 27 maggio 2011 – I Miami Heat battono i Chicago Bulls (83-80) anche in gara-5 allo United Center e tornano in finale per la prima volta dopo aver conquistato il campionato nel 2006. Ironia della sorte, gli avversari saranno gli stessi di allora: i Dallas Mavericks dell’assatanato Dirk Nowitzki. La prima partita si giocherà già martedì a Miami.

rimonta finale — Ma eliminare i Bulls non è stato affatto facile. Anzi, quando a 3’14” dalla fine Chicago era avanti di 12 punti (77-65), sembrava scontato a tutti che si sarebbe tornati a Miami per giocare almeno gara-6. A tutti, ma non a coach Spoelstra, che durante un cruciale time-out esortava la squadra a ricordare come già in altre occasioni fossero stati capaci di produrre dei parziali da 12-0 e ribaltare situazioni ritenute impossibili. Così Miami tornava in campo con il piglio di chi non aveva nulla da perdere e cominciava la “remontada”. Iniziava a brillare la stella Dwyane Wade, fino a quel momento, complice anche una spalla che lo aveva fatto soffrire alla vigilia, poco preciso: aveva commesso nove turnover e infilato la miseria di 11 punti con 2/8 dal campo. Lui e il solito LeBron segnavano otto punti a testa e il gioco era fatto. Semplice, no? Non proprio. King James piazzava due triple (inclusa quella del pareggio sul 79-79), mentre Dwyane completava un gioco da quattro punti, dopo il fallo di Derrick Rose. Che poi a 26”7 dal termine falliva uno dei due liberi che avrebbe rimesso la partita in parità. Ma non solo, l’Mvp si faceva stoppare da LeBron (con fallo?) la sua ultima conclusione da tre che poteva rinviare il verdetto al supplementare.

lebron decisivo — Era successo tutto talmente in fretta che gli stessi giocatori facevano fatica a raccapezzarsi. Come cercava di spiegare lo stesso Wade nel dopopartita: “Non voglio mentire: non saprei dirvi come sia successo”. Ancora una volta è stato il trionfo delle difese: Miami tirava con il 39.4% e Chicago con il 35.8%. Ma gli Heat andavano in lunetta 33 volte (25 centri), contro il 15/21 dei Bulls. La spiegazione del successo di Spoelstra e i suoi ragazzi, però, sta ancora una volta nella forza di LeBron James. I suoi numeri, certo (28 punti con 5/13 da due, 3/6 da tre, 11 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi, 2 stoppate), ma anche una difesa forsennata. Diceva: “Ancora non mi posso rilassare. Il lavoro non è finito”. Una grossa mano giovedì sera la dava nuovamente Chris Bosh: 20 punti (7/15 dal campo) e 10 rimbalzi. Mentre Rose non riusciva a replicare la sua splendida regular season neppure in questa ultima partita. Segnava 25 punti, ma con un orribile 9/29 dal campo, anche se con 8 assist. Fermato lui, si erano arresi anche tutti gli altri. L’amarezza delle sue parole prima di congedarsi la dicevano lunga sul suo stato d’animo: “Alla fine è stata colpa mia: palle perse, tiri sbagliati, falli. Questa serie è finita”. Ma come diceva il suo allenatore, Tom Thibodeau: “Abbiamo fatto un’esperienza eccezionale: torneremo la prossima stagione più forti di quest’anno”.

Miami: James 28 (5/13 2, 3/6, 11 rimb, 6 ass, 3 rec, 2 stop); Wade 21; Bosh 20
Chicago: Rose 25; Deng 18; Brewer 10


dal nostro inviato
Massimo Lopes Pegna
view post Posted: 27/5/2011, 13:28     UN INFARTO STRONCA MARGO DYDEK - Basket
La stella polacca aveva 37 anni

La campionessa d'Europa '99 e a lungo protagonista della Wnba è morta a Brisbane a una settimana da un arresto cardiaco. Era al quarto mese di gravidanza


MILANO, 27 maggio 2011 - Tragedia nel mondo del basket. È morta a soli 37 anni Małgorzata Dydek, stella della Wnba, campionessa d'Europa con la Polonia nel '99 e premiata quell'anno dalla Gazzetta dello Sport come miglior giocatrice della stagione. La campionessa, nota anche per essere stata la giocatrice più alta della storia della Wnba con i suoi 213 centimetri, aveva lasciato il campo per diventare allenatrice e al momento era coach del Northside Wizards nella Queensland Basketball League. Nella Wnba era stata pivot di Utah Starzz, San Antonio Silver Stars, Connecticut Sun e Los Angeles Sparks. Con i Connecticut Sun ha raggiunto la finale del 2005.

un arresto cardiaco — Margo, come veniva chiamata da tutti, aveva avuto un arresto cardiaco il 19 maggio nella sua casa di Brisbane, in Australia, ed era stata portata in coma farmacologico. La Dydek era al quarto mese di gravidanza. Lascia il marito David e due bambini, David di tre anni e Alex di soli sette mesi.

Gasport
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