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view post Posted: 22/6/2017, 11:14     +1Superbike, incidente Davies: Chaz vuole tornare già a Laguna - Moto Gp & SuperBike
Il Pirelli Riviera di Rimini Round va in archivio con il campionato semi-riaperto da Tom Sykes e con il tema pneumatici Pirelli ma soprattutto con il sospiro di sollievo per le condizioni di Chaz Davies, protagonista di un brutto incidente in Gara 1 che poteva avere conseguenze irreparabili.
Il pilota Ducati infatti nelle ultimissime fasi della corsa, mentre si trovava al comando marcato stretto da Jonathan Rea, ha perso l’anteriore della sua Panigale finendo investito dal rider Kawasaki, che non ha potuto nulla per evitarlo.
Trasporto all’ospedale di Rimini dopo qualche ora è stato reso noto il responso dei medici: “solo” una lesione del processo trasverso della terza vertebra lombare e una contusione al pollice sinistro.
Davies è stato dimesso già nella serata di sabato e il giorno seguente era già al box Ducati per assistere alla vittoria di Marco Melandri in Gara2.
Lunedì mattina il gallese si è poi sottoposto, come programmato, ad una visita con il Professor Fabio Catani di Modena, specialista di fiducia Ducati, e a seguito dell’esito positivo salgono le possibilità di rivederlo già a Laguna Seca fra tre settimane.
Davies dovrà ora seguire un intenso ciclo di fisioterapia in una struttura specializzata a Barcellona, poi si sottoporrà ad un nuovo controllo prima di partire per la California.
Sempre nella giornata di lunedì, Chaz Davies ha postato sui social un lungo ringraziamento alle persone che lo hanno assistito e incoraggiato, e al suo equipaggiamento tecnico che gli hanno permesso di non subire danni più gravi.
Il gallese ha citato anche Jonathan Rea il quale, dopo aver colpito involontariamente, nel giro d’onore ha pensato solo a raggiungere il punto in cui Davies stava ricevendo le prima cure, per sincerarsi delle due condizioni.
“Senza dubbio è stato un incidente innocente quello che mi è capitato a Misano, ma uno dei più pericolosi in cui sono mai stato coinvolto. Di certo ho sentito tutti i 235 kg di moto più quelli del pilota pilota che sono stati lanciati dalla mia schiena e mi sento estremamente fortunato per essere tornato a casa 48 ore dopo senza ferite più gravi. L’adrenalina e il cuore ti dicono di tornare in moto ma dopo qualche passo e un tentativo di risalire in sella mi sono accorto che non riuscivo a respirare, stavo vedendo le stelle e il mio busto sembrava esser stato schiacciato”.
“Johnny non avrebbe potuto fare nulla di diverso, a parte che forse chiudere un po’ il gas e darmi un secondo o 2 di vantaggio (scherza). Sul serio, grazie a Jonathan per essersi preoccupato per me”.
“La mia condizione è relativamente tranquilla. Questa è la prova che indossare la migliore attrezzatura funziona e devo tutto alla mia tuta e al mio casco per avermi tenuto tutto intero. Grazie al Centro Medico del circuito di Misano, all’Ospedale di Rimini e al Dottor Catani per avermi visitato e per esservi presi cura di me”.
“Grazie alla mia compagna Hattie e la mia famiglia Aruba Racing Ducati per aver fatto di tutto per assicurarsi che io abbia quello che mi serve per iniziare immediatamente il processo di guarigione. Grazie a tutti i sostenitori al circuito e a tutti quelli che hanno inviato auguri di una pronta guarigione attraverso i social media! Ci vediamo in pista!”.

Michela Alitta
view post Posted: 13/10/2016, 13:13     +1Quotiamo - Off topic !!
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YOUNG WORLD FORUM

view post Posted: 11/4/2014, 08:45     +1La sordità al cambiamento - Sessuologia e Psicologia
La sordità al cambiamento


La nostra percezione del mondo è limitata, tanto che possono avvenire grandi cambiamenti intorno a noi, di cui non abbiamo la minima consapevolezza. Gli psicologi hanno già studiato ampiamente questa nostra caratteristica, che hanno chiamato “cecità al cambiamento”.

Ora un nuovo studio di Kimberly Fenn e colleghi ci permette di saperne di più, considerando non il senso della vista, ma quello dell’udito, che comporta una analoga “sordità al cambiamento”.

Il team della Fenn ha messo a punto 5 esperimenti in cui i partecipanti venivano intervistati al telefono, (è stato detto loro che si stava conducendo uno studio sul ricordo degli odori).

Un’intervistatrice apriva la conversazione salutando e spiegando che vi sarebbero state dodici domande, che poi procedeva a fare. Dopo la terza domanda, un’intervistatrice diversa continuava a porre domande senza preavvisare o annunciare il cambiamento (le quattro donne che hanno svolto il ruolo di intervistatore in questi esperimenti hanno frequenze vocali diverse: di 200, 202, 218 e 239Hz).

Dopo la dodicesima domanda, ai partecipanti è stato detto che il telefono sarebbe ora stato passato ad un loro “supervisore”. Il supervisore ha preso il telefono, si è presentato, e ha posto domande sempre più specifiche per scoprire se i partecipanti avevano notato il cambiamento fra le interlocutrici telefoniche, con domande tipo: “Ha notato qualcosa di strano durante l’intervista?” oppure “La voce del ricercatore si è modificata durante l’intervista?”

Nel primo esperimento aveva notato il cambiamento solo 1 persona su 16 (6 per cento); nel secondo 1 su 24 (4 per cento), ma solo dopo che era stata loro posta una domanda diretta su questo aspetto. Nessuno dei partecipanti ne aveva fatto menzione durante l’intervista, mentre la voce dell’intervistatore cambiava.

Dopo il colloquio iniziale, ma prima delle domande del supervisore sul cambiamento di voce, ai partecipanti sono state fatte riascoltare le registrazioni delle due voci sentite al telefono ed è stato poi chiesto dal supervisore di dire quale era la voce dell’intervistatrice (come già detto, la maggior parte dei partecipanti pensavano a questo punto di aver parlato con una sola intervistatrice). I partecipanti hanno scelto la prima voce ascoltata tanto quanto la seconda voce mostrando di non averne memorizzata una in particolare.

Tuttavia, quando agli ascoltatori sono state fatte ascoltare la voce di una delle due telefoniste e la voce di una persona estranea con la quale non avevano parlato, la maggior parte dei partecipanti (74 per cento) ha correttamente scelto la voce dell’intervistatore. Ciò significa che nonostante la “sordità al cambiamento” alcuni aspetti delle voci delle intervistatrici devono essere state codificate.

In un altro esperimento, i partecipanti sono stati avvertiti in anticipo che la voce dell’intervistatore avrebbe potuto cambiare ad un certo punto durante l’intervista. In questo caso, il 75 per cento ha correttamente riferito in seguito che la voce dell’intervistatrice era cambiata, e sei di questi nove partecipanti conoscevano esattamente il momento preciso in cui il cambiamento si era verificato.

Ciò suggerisce che la “sordità al cambiamento” non avviene perché siamo incapaci di rilevare un cambiamento, ma perché in circostanze normali non prestiamo abbastanza attenzione alle voci, tanto da rilevare un cambiamento. Questo, secondo i ricercatori, ha un significato strategico, in quanto lascia maggiori risorse alla elaborazione delle informazioni disponibili e permette di concentrarsi su ciò che effettivamente viene detto, piuttosto che su chi lo dice.

La “sordità al sambiamento” ha i suoi limiti. In un altro esperimento infatti, la voce dell’intervistatore è cambiata senza preavviso da una voce femminile ad una maschile: in questo caso, ben undici su dodici partecipanti hanno notato il cambiamento (!)

Di una cosa sembra esserci dunque certezza: quando si alternano a parlare un uomo e una donna, la differenza viene subito notata.

Fonte:

Fenn, K., Shintel, H., Atkins, A., Skipper, J., Bond, V., & Nusbaum, H. (2011). When less is heard than meets the ear: Change deafness in a telephone conversation. The Quarterly Journal of Experimental Psychology, 64 (7), 1442-1456 via BPS

Vorrei concludere con l’osservazione che mi sembra improbabile che le persone coinvolte nell’esperimento siano state davvero concentrate sui contenuti, anziché sugli Hertz della voce del parlante: probabilmente infatti essi erano “sordi” sia ad una cosa che all’altra, come spesso accade fra persone che parlano fra loro, senza realmente ascoltarsi.
Come dice bene il saggio: “abbiamo due orecchie e una sola bocca, perché dovremmo parlare di meno ed ascoltare di più”. Facciamone tesoro.

Dr. Giuliana Proietti
view post Posted: 10/4/2014, 17:57     +1Le quote bwin per il GP of The Americas 2014 - Moto Gp & SuperBike
Marc Marquez è il favorito del Gran Premio delle Americhe 2014. La vittoria del Campione in carica della Honda (che lo scorso anno colse proprio ad Austin la sua prima pole e la sua prima vittoria nella Top Class) è infatti quotata da bwin 1.85, mentre la sua partenza al “palo” è data a 1.75.

Valentino Rossi, colui che in Qatar ha lottato con Marquez sin sotto alla bandiera a scacchi, viene data a 6.50. Il pesarese della Yamaha ebbe infatti uno dei peggiori weekend del 2013 al COTA. La sua pole è invece quotata addirittura a 20.

Jorge Lorenzo, caduto in Qatar, deve assolutamente riscattarsi. La sua vittoria è una scommessa data a 4.00, mentre la sua pole vale 5.00. Il connazionale della Honda Dani Pedrosa ha le stesse quote di Rossi per quanto riguarda la vittoria, mentre la pole è pagata 7 volte. Entra di diritto nelle quote anche Aleix Espargarò, in sella alla Yamaha Open. Il pilota del Forward Racing ha le seguenti quote: pole position a 5.00 e successo a 30.00.

Alte le quote per le eventuali vittorie di Alvaro Bautista, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow: 25.00, 50.00 e 75.00.

Alessio Brunori
view post Posted: 14/4/2013, 06:03     +1Come fare per risparmiare sulla bolletta del telefono - Sala da thè
In quasi sette casi su dieci (68%) le fatture telefoniche recapitate ad aziende italiane contengono errori. A questo risultato è giunta Garbini Consulting , una società specializzata in servizi Ict per le imprese che ha condotto un'analisi su un campione di 25 imprese.

Stando allo studio, nel 48% dei casi riscontrati sono stati riscontrati errori nell'applicazione dei piani tariffari , mentre nel 32% non sono state applicate le opzioni specifiche richieste dall'utente. Il restante 20% degli errori, infine, riguarda il mancato calcolo degli sconti sui canoni.

Così, per controllare la correttezza della propria bolletta telefonica, il team della società marchigiana (ha sede a Castelplanio, in provincia di Ancona) ha stilato un vademecum utile sia per le aziende sia per gli utenti privati. Eccoli:

Creare il proprio pannello di controllo
Sia nel caso di abbonamenti telefonici, sia per le tessere ricaricabili è importante attivare la propria area riservata all’interno del sito web dell’operatore telefonico. Questa è la prima mossa che consente al cliente di controllare i dettagli del proprio traffico e di poter modificare il piano tariffario e le opzioni. Ogni operatore, infatti, concede ai propri clienti un’area riservata.

Creare il proprio archivio storico
E’ utile creare un proprio storico dall’area riservata copiando e archiviando i propri file in un’apposita cartella. Questa operazione, anche se può sembrare banale, è particolarmente importante perché gli operatori telefonici cancellano i dati del traffico telefonico ogni sei mesi. Costituendo una documentazione ufficiale è quindi fondamentale avere sotto controllo lo storico della propria situazione, sia contrattuale sia tariffaria.

Controllare sempre dopo 48 ore le modifiche
Due giorni lavorativi è il tempo necessario affinché venga effettuata l’effettiva attivazione di un piano tariffario o l’inserimento di nuove opzioni. Un esempio particolarmente significativo è il caso del traffico roaming (dati o voce) attivato appositamente in vista di una trasferta all’estero.

Il consiglio è quello di pensarci per tempo, accertandosi che si abbiano a disposizione i "tempi tecnici" necessari per l’attivazione, cioè le 48 ore lavorative prima della partenza. Il rischio è quello di vedersi applicate tariffe astronomiche una volta giunti in un paese estero perché nel frattempo non è stata attivata l’opzione più vantaggiosa.

Il miraggio del cellulare gratis
Diffidare dei contratti che prevedono il cellulare in regalo. Il telefono gratuito è in generale uno "specchietto per le allodole". Ogni operatore riaddebita il costo del cellulare che viene offerto in "omaggio" con diverse modalità. Anche per le aziende è valido il consiglio di non lasciarsi trarre in inganno, occorre prestare attenzione ai vincoli che vengono apposti per ottenere l’apparecchio.

Reclami, mai scoraggiarsi
Mai arrendersi. Una volta appurati errori di fatturazione o riscontrate opzioni non richieste telefonare subito all’operatore telefonico o recarsi nel punto di vendita richiedendo il numero di pratica del reclamo.

Avere a disposizione il numero di pratica serve ad abbreviare notevolmente i tempi della stessa. A questo proposito è sempre sconsigliabile avviare contratti al telefono, ma è opportuno farsi spedire la documentazione contrattuale via fax o via mail per evitare i margini d’errore.

Il pericolo del roaming dati all’estero
Quando ci si reca all’estero è indispensabile disattivare sul proprio cellulare l’opzione "roaming dati", ossia la ricezione dei dati all’estero. Il rischio è quello di vedersi addebitati importi consistenti per scaricare mail o allegati magari senza importanza.

Il consiglio più importante è quello di utilizzare sempre le reti wi fi gratuite. Altri strumenti utili sono le app che contabilizzano il traffico dati e le chiamate. Una delle più utilizzate? Doodle Phone, che permette in una schermata chiara del traffico e dei limiti raggiunti.



panorama
view post Posted: 30/1/2013, 10:57     +1Assicurare il mutuo sulla casa - Le Scienze
Assicurare il mutuo sulla casa
Quando si richiede un finanziamento, come un mutuo per l'acquisto di una casa, è possibile stipulare una polizza assicurativa sul prestito da restituire.

Assicurare il prestito per la casa

Il mutuo per l’acquisto di una casa è uno dei prestiti personali più diffusi, eppure oggi, a causa della crisi economica e del lavoro precario, è diventato molto difficile acquistare un immobile ed estinguere il mutuo in poco tempo.

Sono sempre più numerosi gli italiani che, in questi casi, come quando il lavoro non è stabile, ricorrono ad un’assicurazione sul finanziamento aperto, che può riguardare non solo l’acquisto, ma anche la ristrutturazione di un immobile o le spese per il suo arredamento. Di solito la richiesta di copertura assicurativa è tanto più frequente, quanto più è lunga la durata del prestito.

In questo modo, di fronte all’incertezza economica, ci si tutela, anche se è necessario spendere qualche euro in più. L’incremento, comunque, è proporzionale alla somma richiesta, alla durata del prestito e all’età del richiedente.

Il costo per assicurare il mutuo casa può variare da banca a banca. L’importo può essere erogato in un’unica soluzione, all’atto della stipula del finanziamento, o in rate che si sommeranno nel corso del tempo a quelle del mutuo.

La copertura assicurativa del credito è una forma che spesso gli stessi istituti bancari pretendono da chi richiede un finanziamento, perché si tratta di una sorta di tutela per le banche stesse, che garantisce il pagamento delle rate, in caso di insolvenza per la perdita del lavoro, per malattia, infortunio o decesso.

E’ bene sapere però che la CPI (Credit Protection Insurance) non è obbligatoria, ma una scelta facoltativa del cliente; lo diventa, però, solo nel caso in cui la stipula del mutuo implichi la cessione del quinto e per la polizza scoppio e incendio che tutela dalla perdita dell’immobile per incendio o esplosione.

In caso di surroga del mutuo (cioè di trasferimento da una banca all’altra), è possibile trasferire l’assicurazione, cambiando il beneficiario, che sarà la nuova banca, oppure si può estinguere il contratto di assicurazione presso la vecchia banca chiedendo la restituzione della parte di premio già versata, relativa al periodo residuo di mutuo.

La banca, in base alle leggi vigenti, può pretendere di stipulare un’assicurazione sul mutuo, ma deve fornire al cliente almeno due preventivi differenti tra cui scegliere e questi è sempre libero di preferire un’altra polizza offerta dal mercato, senza subire alcun aggravio per la stipula del mutuo.




Polizza scoppio e incendio per il mutuo

Di solito questa polizza viene offerta dalla banca stessa con cui si stipula il mutuo, attraverso una compagnia assicurativa convenzionata. La compagnia deve informare la banca, nel caso in cui il cliente non paghi la rata e non copra, quindi, il premio assicurativo.

In caso di sinistro è previsto un rimborso pari al costo di ricostruzione dell’immobile, che dovrebbe estinguere il debito con la banca.
La polizza prevede, però, un vincolo a favore della banca: in caso di rimborso per un sinistro, prima di effettuarlo al mutuatario, deve esserci il benestare della banca.

Il valore del premio da corrispondere all’assicurazione è pari, in genere al costo di costruzione dell’immobile. Alcune banche, però, preferiscono utilizzare il valore commerciale, perché esso è più alto e permette di ottenere somme maggiori.




Assicurazione per la perdita del lavoro

Questo tipo di polizza rientra tra quelle facoltative e può essere stipulata solo nel caso in cui si abbia un impiego a tempo indeterminato.

In caso di licenziamento, l’assicurazione copre il pagamento delle rate per un tempo prestabilito, di solito non superiore ad un anno, tempo che si stima sufficiente per il mutuatario per trovare un nuovo lavoro.




Polizza vita per il mutuo

Alcune banche richiedono anche una assicurazione sulla vita del mutuatario. Si tratta di una ipotesi da prendere in considerazione, indipendentemente dalla richiesta dell’istituto finanziario a cui ci si rivolge, perché l’improvvisa perdita di un reddito che serve per coprire il debito, potrebbe rivelarsi un grave disagio.

Se i mutuatari sono più di uno (ad esempio due coniugi) ciascuno dovrebbe stipulare un’assicurazione sulla vita in proporzione alla sua partecipazione al reddito familiare.

Il costo di questo tipo di polizza dipende non solo dalla durata e dall’età di chi la stipula, ma anche dal sesso: infatti a parità di età, costa meno assicurare una donna.
Ci sono comunque polizze a capitale regressivo, che adeguano l’importo al diminuire del debito residuo e quindi si riducono nel corso del tempo.

Le banche propongono spesso esse stesse delle polizze correlate alla stipula del mutuo. Molte volte si tratta di polizze fisse, che hanno un importo non dipendente dall’età del contraente: questo tipo di soluzione può risultare tanto più vantaggiosa, quanto maggiore è l’età del contraente, che si troverà a pagare meno di una polizza tradizionale. Nel caso contrario, invece, di giovane età del contraente, può risultare più vantaggioso stipulare una polizza tradizionale che avrà un importo inferiore.



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