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view post Posted: 16/5/2012, 09:50     +1Extra batteri - Astronomia
Extra batteri

Orma da tempo gli scienziati pensano che la vita sul nostro pianeta sia arrivata dal cosmo, naturalmente per ora non si hanno ancora abbastanza prove per sostenere completamente questa ipotesi, ma la probabilità comunque rimane alta. Da poco è stata trovata una roccia extraterrestre da due ricercatori, questa roccia aveva dei cryms, ossia dei "cristallomicrobi". Questi minuscoli organismi hanno circa 2 miliardi di anni, e hanno la forza di resistere situazioni atmosferiche di ogni genere. I due ricercatori li hanno estratti dal meteorite, risvegliandoli da un lungo sonno che sicuramente gli ha permesso di vivere così a lungo. Naturalmente come questo possa accadere in natura è ancora un mistero, di sicuro si sa che i cryms sono organismi non del nostro pianeta. La teoria del Panspermia quindi è sempre piuttosto attuale. Questa teoria di fatto afferma che la vita nel cosmo viaggia grazie a meteoriti o comete.


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view post Posted: 16/5/2012, 09:48     +1In viaggio verso Marte - Astronomia
In viaggio verso Marte

Molti anni prima che la NASA o qualsiasi altra agenzia spaziale mandi alcun essere umano su Marte, ognuno di noi si è ritrovato ad intraprendere un veloce viaggio verso il pianeta rosso. Infatti, nel tempo che impiegherai a leggere questa frase, sarai già 50 chilometri più vicino a Marte. "Ci stiamo dirigendo verso un incontro ravvicinato con Marte" ha affermato il dottor Tony Phillips, astronomo al Marshall Space Flight Center della NASA.

Attualmente la Terra si sta muovendo verso il pianeta rosso alla velocità di circa 35.000 km/h, e presto si ritroverà tanto vicina a Marte come mai lo è stata negli ultimi dodici anni. Naturalmente la Terra non raggiungerà mai Marte, ma nel momento in cui le loro orbite saranno più vicine, sarà un momento immancabile per gli osservatori della volta celeste, che potranno osservare con estrema chiarezza il pianeta e la sua fisionomia, inclusi particolari di solito non visibili dalla Terra.

"I prossimi mesi saranno un periodo ottimo per osservare Marte" commenta George Lebo, professore di astronomia, un collega della facoltà estiva della NASA al Marshall Space Flight Center. "Non ci sarà bisogno del telescopio per vederlo. I primi di Giugno Marte sarà l'astro più brillante, ad eccezione di Venere, la Luna e lo stesso Sole. La Terra raggiungerà il punto di maggior prossimità il 21 Giugno, passando a soli 68 milioni di chilometri dal pianeta rosso. Da quel momento, i due pianeti cominceranno ad allontanarsi.

Scrutando la volta celeste, Marte è piuttosto facile da individuare per il suo brillante colore rossastro, ci rivela Phillips. Il pianeta è luminoso nel cielo, ma non brilla come una stella. Marte, nell'emisfero settentrionale, è una lucente "stella del mattino" per chi ama alzarsi all'alba. Può essere facilmente localizzato circa 30 gradi al di sopra dell'orizzonte meridionale. "L'emisfero meridionale è il posto migliore da cui osservare Marte" ci rivela Phillips. Il pianeta può essere osservato compiere il suo arco in alto nel cielo, prima dell'alba.

Man mano che la distanza tra la Terra e Marte si riduce, anche gli osservatori che dispongono solamente di piccoli telescopi, da 10, 15 centimetri, saranno in grado di individuare alcuni elementi del pianeta, come le nubi, alcuni segni sulla superficie o le calotte polari. Le possibilità di osservazione di Marte dovrebbe persino migliorare nei prossimi anni. Nel 2003 la Terra sarà così vicina a Marte come non lo era stata dal 1924, riferisce Phillips. Nel 2018 e nel 2020 il pianeta sarà così prossimo che, sostiene l'astronomo, sarebbe il momento ideale per lanciare la prima missione umana sul pianeta rosso. La NASA però, fa notare Phillips, non ha alcun progetto ufficiale a riguardo.

Ma la più recente sonda dell'agenzia americana, la 2001 Mars Odyssey, ci consentirà presto una nuova osservazione del pianeta rosso. La Odyssey ha lasciato il nostro pianeta il 7 aprile, e raggiungerà Marte il 24 Ottobre. Durante i primi due anni e mezzo di missione, essa analizzerà la radiazione spaziale, cercherà acqua nel sottosuolo e identificherà sul suolo marziano quei minerali che potrebbero rivelarsi di una certa utilità. Un'altra sonda della NASA sta già orbitando intorno a Marte. Lanciata il 7 Novembre del 1996, Mars Global Surveyor ha dato inizio al suo lavoro di mappatura il primo Aprile del 1999, inviando verso la Terra migliaia di immagini.

universonline
view post Posted: 14/5/2012, 09:43     +1Radiazioni stellari - Astronomia
Radiazioni stellari

Il più compatto gruppo di giovani stelle conosciuto nella Via Lattea, L'Arches Cluster, è caratterizzato da una forte emissione di venti solari ricchi di raggi X. Nelle profondità della regione interna della nostra Via Lattea, a soli cento anni luce dal buco nero presente nel suo nucleo, giace un compatto gruppo di giovani stelle il cui flusso combinato dei venti stellari rivaleggia con quello prodotto negli scontri tra stelle in lontane galassie. Si tratta della prima scoperta d'emissioni di raggi X in un giovane gruppo di stelle all'interno della Via Lattea.

Gli astronomi potrebbero essere in grado di sfruttare questa scoperta per comprendere più a fondo sia la dinamica delle zone caratterizzate da un'intensa formazione di stelle sia la storia della nascita della nostra galassia.


Utilizzando gli strumenti del Chandra X-ray Observatory, Farhad Yusef-Zadeh ed i suoi colleghi dell'Università del Northwestern hanno messo sotto osservazione l'Arches Cluster per 14 ore, focalizzando su un piccolo gruppo di 150 stelle di tipo O in un'area del diametro di un anno luce. L'ammasso si trova vicino al nucleo della galassia e a soli 25.000 anni luce dal sole. Il gruppo di stelle è molto giovane, esiste da meno di due milioni di anni. La sua particolarità consiste nel contenere un gran numero di stelle dalla vita breve e di grande massa, e non mostra segni della passata presenza di supernove. Esso contiene, in un'area di appena 4,3 anni luce (equivalente alla distanza tra il Sole e la stella più vicina, Alpha Centauri), circa centomila stelle. Inoltre almeno 150 delle sue stelle sono annoverate tra le più luminose dell'intera Via Lattea; astri di questo tipo se ne trovano solamente uno ogni dieci milioni, nelle altre zone. Questo fa del nostro ammasso uno degli oggetti più luminosi dell'intera galassia.

Dalle osservazioni effettuate pare che i gas ad alta energia emessi dall'ammasso siano proprio i venti solari. Secondo Yusef-Zadeh, le osservazioni effettuate da Chandra mostrano la presenza di venti caldi provenienti dal gruppo di stelle alla velocità di 1000 chilometri al secondo. Laddove i venti collidono, essi raggiungono la temperatura di 60 milioni di gradi Kelvin e producono fulgide emissioni di raggi X. Casey Law, dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, che ha collaborato al progetto, si sbilancia ulteriormente affermando che i gas sono così caldi da lasciare l'ammasso e riscaldare un'ampia zona circostante. Se così fosse, questo effetto aiuterebbe a spiegare le vaste zone di gas caldi a lungo osservate al centro della Via Lattea.

Grazie alla sua straordinaria energia, gli astronomi sperano di poter sfruttare l'ammasso come un laboratorio relativamente vicino, grazie al quale studiare i processi che avvengono nelle galassie con forti emissioni di raggi X. Le ricerche future prevedono comunque una maggiore attenzione verso questi gruppi di corpi celesti all'interno della nostra galassia. A causa delle enormi forze mareali che agiscono nel nucleo della galassia, comunque, si pensa che l'ammasso sia destinato a disperdersi entro pochi milioni di anni.


universonline
view post Posted: 13/2/2012, 22:07     -2Ehilà! - Presentazioni
Ciao benvenuto nel nostro forum, spero che ti troverai bene e ci siano degli argomenti interessanti per divertirti
Ti aspettiamo ogni giorno per farci compagnia
view post Posted: 4/11/2011, 09:18     +1Eunuco chi era costui? - Sessuologia e Psicologia
Il termine “eunuco“ non deriva, come si potrebbe pensare, dall’operazione che un uomo subiva ai genitali, ma dalla funzione prevalente che svolgeva, ovvero quella di “custode del letto”, cioè direttore dell’harem (dal greco eunûchos, custode del letto, tramite il latino eunūchus) .
Gli eunuchi venivano privati della loro virilità tramite un’operazione che consisteva nell’asportazione, tramite un solo colpo di coltello ben affilato, del pene e dello scroto.

Originariamente gli eunuchi venivano utilizzati come camerieri segreti dei principi, in Oriente, a Grecia e a Roma (Secondo fonti islamiche coeve o di poco successive, il califfo abbaside al-Muqtadir possedeva 11.000 eunuchi: 4.000 Greci e 7.000 Africani).

Nell’Impero cinese essi erano adibiti alla cura dell’imperatore e della sua famiglia, ma potevano ottenere anche cariche importanti nella burocrazia imperiale, il che avveniva di frequente anche nell’Impero bizantino, dove gli evirati potevano accedere a cariche elevate nella gerarchia civile, ecclesiastica e militare.

Oltre che nell’età antica, la pratica dell’evirazione fu presente anche in epoca medievale ed è persistita fino all’età moderna, in Europa, Asia e Africa. In Oriente gli eunuchi, in quanto impotenti e sterili, oltre che come custodi degli harem si rivelavano utili anche per importanti e delicate funzioni: civili, militari o religiose (poiché meno propensi a pratiche di nepotismo).

Un’altra ragione per cui si eviravano i ragazzi era quella di esaltare il registro canoro alto, particolarmente ricercato nei cori ecclesiastici o nel teatro civile dove, fino all’età moderna, le donne non erano ammesse.

Se la mutilazione genitale avveniva in età prepuberale, la percentuale dei sopravvissuti all’intervento era abbastanza alta, ma non vi era poi uno sviluppo adeguato della sessualità secondaria: voce, massa muscolare poco tonica, apatia, indole tendenzialmente remissiva e poco intraprendente.

Un’evirazione in età post-puberale (a cui sopravvivevano in pochissimi) manteneva invece inalterate le caratteristiche sessuali secondarie (voce profonda, buon tono muscolare, indole maggiormente volitiva) rendendo questi eunuchi più ricercati e desiderabili.



psicolinea
view post Posted: 28/5/2011, 14:49     +1NEWS DALLA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SUEDTIROL - News dall' Italia e dal mondo
Muore precipitando con l'auto nel Rio Valdurna
La vittima e' un automobilista di Sarentino
28 maggio, 12:13

(ANSA) - BOLZANO, 28 MAG - Un automobilista di Sarentino, Paul Christian Rienzner di 47 anni, e' morto la scorsa notte finendo con l'auto nel Rio Valdurna. L'uomo, che si trovava alla guida di un fuoristrada, affrontando una curva ha perso il controllo della vettura per cause ancora non accertate. La vettura e' precipitata nel corso d'acqua ingrossato dalle forti precipitazioni degli ultimi giorni. (ANSA).



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